6 gennaio
1981 Omicidio
di Luca Perucci. A Roma, un
commando dei Nuclei armati
rivoluzionari uccide lo
studente Luca
Perucci, militante del gruppo di
estrema destra Terza posizione, che
era stato sentito dai magistrati di
Roma e Bologna che indagavano
sull'eversione di
destra.
3
febbraio 1981 Omicidio di
Nicolino Selis. A Roma, è ucciso
Nicolino Selis, esponente della banda
della Magliana. Il corpo non è stato
ritrovato.
5
febbraio 1981 L'attentato
a Enea Codotto e Luigi Maronese. A
Padova, i carabinieri sorprendono dei
giovani intenti al recupero di armi
dal "canale scaricatore" del
quartiere Bassanello. Questi,
militanti dei Nuclei armati
rivoluzionari, aprono il fuoco
uccidendo il brigadiere Luigi
Maronese e l'appuntato
Enea
Codotto. Nello scontro resta
ferito un terrorista, che viene
catturato.
9 febbraio
1981 Strage di
Alessandria della Rocca. Ad
Alessandria della Rocca (Agrigento),
è ucciso Liborio Terrasi; con lui
sono uccisi per errore Domenico
Francavilla, Mariano Virone e il
dodicenne Vincenzo Mulè.
17 febbraio 1981 Omicidio
di Luigi Francesco Marangoni.
A Milano un commando delle
Brigate rosse-colonna "Walter
Alasia" uccide Luigi
Francesco Marangoni,
direttore dell'Ospedale
maggiore.
27 marzo 1981
Omicidio di Leopoldo Gassani e di
Giuseppe Grimaldi. A Salerno, è
ucciso nel suo studio l'avvocato
Leopoldo Gassani, che non aveva
rinunciato alla difesa di un
componente di una banda di
sequestratori che aveva deciso di
collaborare con la giustizia. Con
lui è stato ucciso il suo
segretario Giuseppe Grimaldi.
7 aprile 1981 Omicidio
di Raffaele Cinotti.
A Roma,
viene ucciso, da un commando delle
Brigate rosse, Raffaele
Cinotti, agente di
custodia a Rebibbia.
13 aprile
1981 Omicidio
di Ermanno Buzzi. Ermanno Buzzi,
condannato all'ergastolo per la
strage di piazza della Loggia,
viene strangolato nel carcere di
Novara durante l'ora d'aria. Buzzi
sarebbe stato in procinto di fare i
nomi dei mandanti della
strage.
14 aprile 1981
Omicidio di Giuseppe Salvia. A
Napoli, è ucciso dagli uomini di
Raffaele Cutolo il direttore di
Poggioreale Giuseppe Salvia.
27 aprile 1981 L'
attentato
a Mario Cancello e Luigi
Carbone
. A Torre del Greco
(Napoli), un commando delle Brigate
rosse, uccisi l'autista
Mario
Cancello e il
brigadiere di pubblica
sicurezza
Luigi
Carbone, sequestra Ciro
Cirillo, assessore ai lavori
pubblici della Regione Campania.
Cirillo sarà rilasciato il 24
luglio.
3 giugno 1981 Omicidio
di Antonio Frasca.
A Settimo
Milanese (Milano), militanti
dell'area di Prima linea uccidono
Antonio
Frasca, guardiano
dell'Alfa Romeo.
19 giugno 1981 Omicidio
di Sebastiano Vinci.
A Roma,
viene ucciso dalla colonna romana
delle Brigate rosse Sebastiano
Vinci, commissario capo
di pubblica sicurezza nel quartiere
Primavalle.
5 luglio
1981 Omicidio di
Giuseppe Taliercio. A Mestre
(Venezia), il 20 maggio un commando
delle Brigate rosse sequestra
Giuseppe
Taliercio, direttore del
Petrolchimico Montedison.
Quarantasei giorni dopo, il 5
luglio, il cadavere viene fatto
ritrovare vicino al capannone del
consiglio di fabbrica della
Montedison.
15 luglio 1981 Omicidio
di Luigi Carluccio.
A Como,
muore il brigadiere di pubblica
sicurezzaLuigi
Carluccio nell'esplosione
di un ordigno collocato nel centro
cittadino, che stava tentando di
disinnescare. Rivendicazione delle
Brigate operaie per il
comunismo
.
31 luglio 1981 Omicidio
di Santo Lanzafame. A Nuoro,
vittima di un'aggressione
terroristica, è mortalmente ferito
l'appuntato dei Carabinieri
Santo
Lanzafame (morirà a
Cagliari il 6 agosto). L'attentato
è rivendicato da Barbagia rossa,
organizzazione fiancheggiatrice
delle Brigate rosse.
31 luglio 1981
Omicidio di Giuseppe De Luca. A
Roma, Giuseppe De Luca, estremista
di destra, è ucciso all'interno
della propria abitazione da
militanti dei Nuclei armati
rivoluzionari.
3 agosto 1981 Omicidio
di Roberto Peci. Rapito il 10
giugno,
Roberto
Peci è ucciso a Roma da
militanti delle Brigate
rosse-Partito della guerriglia. Si
tratta di una ritorsione contro suo
fratello Patrizio Peci, già
militante brigatista, che dopo la
cattura aveva collaborato con gli
inquirenti.
10 settembre 1981
Omicidio di Vito Ievolella. A
Palermo, è ucciso il maresciallo
dei Carabinieri Vito Ievolella.
Indagava sul contrabbando di
sigarette e sul traffico di droga.
18 settembre 1981 Omicidio
di Francesco Rucci. A Milano, è
ucciso in un agguato il brigadiere
agente di custodia
Francesco
Rucci, in servizio
presso la casa circondariale di San
Vittore. Rivendicazione del gruppo
Nucleo di comunisti, probabilmente
da ricollegarsi a Prima linea.
27 settembre
1981 Omicidio di Emanuele
Cerruto. A San Cataldo
(Caltanissetta), è ucciso il
giovane Emanuele Cerruto.
Considerato affiliato alla mafia,
inviato al confino, si era
politicizzato e aveva fondato un
foglio locale e pubblicato libri di
versi. Sosteneva la possibilità di
condurre un lavoro politico con
fasce di manovalanza mafiosa. Il 24
novembre 1982 sarà ucciso suo
padre, Carmelo Cerruto,
probabilmente perché indagava sulla
morte del figlio. Il collaboratore
di giustizia Leonardo Messina si è
autoaccusato dell'omicidio di
Carmelo.
29 settembre
1981 Strage di san
Giovanni Gemini. A San Giovanni
Gemini (Agrigento), è ucciso il
capomafia Calogero Pizzuto; con lui
sono Vincenzo Romano e Michele
Ciminnisi, avventori del locale,
estranei ai fatti.
30 settembre 1981 Omicidio
di Marco Pizzari. A Roma, militanti
dei Nuclei armati rivoluzionari
uccidono il giovane neofascista
Marco
Pizzari; lo ritengono un
delatore perché più volte sentito
dagli inquirenti della strage di
Bologna del 2 agosto 1980 (
La strage
alla stazione di Bologna)
19 ottobre 1981
L'attentato
a Carlo Buonantuono e Vincenzo
Tumminello. A Milano
militanti dei Nuclei armati
rivoluzionari aprono il fuoco
contro una pattuglia di pubblica
sicurezza che si avvicina per
effettuare un controllo. Muoiono le
guardie
Carlo
Buonantuono e
Vincenzo
Tumminello.
21 ottobre 1981 L'
attentato
a Ciriaco Di Roma e Francesco
Straullu. A Roma, località Acilia,
militanti dei Nuclei armati
rivoluzionari uccidono il capitano
di pubblica sicurezza
Francesco
Straullu e la
guardia scelta
Ciriaco
Di Roma.
6 novembre 1981
Omicidio di Sebastiano Bosio. A
Palermo, è ucciso il chirurgo
Sebastiano Bosio. Secondo le
dichiarazioni di tre collaboratori
di giustizia, aveva curato male
Pietro Fascella, ferito dalla
polizia in un blitz durante un
summit di mafia.
11 novembre
1981 Omicidio di
Palmina Martinelli. A Fasano
(Brindisi), è trovata ustionata e
agonizzante nella sua abitazione
Palmina Martinelli, di 14 anni, che
morirà dopo atroci sofferenze non
senza essere riuscita a dire di
essere stata cosparsa di alcol e
incendiata perché rifiutava di
prostituirsi. L'iter
processuale portò all'assoluzione
degli imputati per insufficienza di
prove e alla valorizzazione
dell'ipotesi del suicidio;
nondimeno sul piano della
ricostruzione storica appare più
credibile la versione della
vittima.
13 novembre 1981 Omicidio
di Eleno Anello Viscardi. Alla
Stazione centrale
di Milano
Eleno
Anello Viscardi, agente della
Digos, viene ucciso da due giovani
appena fermati per un controllo. I
due, arrestati poco dopo,
risulteranno militanti dell'area
dei Comunisti organizzati per la
liberazione proletaria, nato dalla
disgregazione di Prima
linea.
5 dicembre 1981 Omicidio
di Ciro Capobianco.
A Roma,
quartiere Labaro, in un conflitto a
fuoco tra polizia e militanti dei
Nuclei armati rivoluzionari, rimane
ucciso un terrorista, ricercato per
la strage di Bologna (La
strage alla stazione di
Bologna). Nella
sparatoria viene ferito a morte
l'agente di polizia Ciro
Capobianco (morirà il 7
dicembre).
6
dicembre 1981 Omicidio
di Romano Radici. A Roma, presso la
piramide Cestia, alla richiesta di
documenti un giovane (che risulterà
appartenere ai Nuclei armati
rivoluzionari) apre il fuoco contro
il carabiniere Romano
Radici, ferendolo a
morte.
17 dicembre
1981 Sequestro del
generale James L. Dozier. A
Verona, un commando delle Brigate
rosse s'introduce nell'appartamento
del generale statunitense James Lee
Dozier (nato il 10 aprile 1931,
comandante delle forze di terra della
Nato nell'Europa meridionale),
rapisce l'ufficiale e immobilizza sua
moglie. L'organizzazione terroristica
tiene in ostaggio il generale per 42
giorni. Il 28 gennaio 1982 una
squadra dei Nocs fa irruzione in un
appartamento di Padova dove
l'ufficiale era sequestrato e lo
libera. L'intervento, senza
spargimento di sangue, porta alla
cattura dei sequestratori Antonio
Savasta, Emilia Libera, Cesare Di
Lenardo, Giovanni Ciucci. Alcuni di
questi collaborano con gli inquirenti
e nei giorni successivi sono
arrestate altre persone e scoperte
basi brigatiste a Padova, Verona,
Mestre e Campalto.
25
dicembre 1981 Omicidio di
Onofrio Valvola. A Bagheria
(Palermo), il pensionato Onofrio
Valvola è ucciso casualmente in una
sparatoria tra gruppi mafiosi
rivali.