Briciole di pane

Proletari armati per il comunismo (PAC)
Giuliano Turone

Magistrato in servizio per 40 anni, è stato giudice supremo della Corte di cassazione e docente universitario. Ha istruito il primo processo sulle attività di Cosa Nostra in Lombardia, che portò all'arresto del capomafia Luciano Liggio. Ha condotto con Gherardo Colombo l'inchiesta giudiziaria milanese sulle vicende di Michele Sindona e sull'omicidio Ambrosoli, nel corso della quale vennero scoperti gli elenchi della Loggia massonica P2. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa e con le Nazioni Unite. È stato pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia.

2012

Il gruppo eversivo di estrema sinistra Proletari armati per il comunismo (PAC) è stato attivo in Lombardia, Veneto e Friuli tra la metà del 1976 e la fine del 1979.
Il gruppo affonda le sue radici originarie in quell'area di militanti che gravita intorno alla rivista «Rosso», divenuta nel maggio 1974 organo ufficiale dell'Autonomia Organizzata. Nello stesso anno quell'area comincia ad affiancare il "lavoro politico di massa" con pratiche illegali, dando vita ai primi attentati riconducibili all'ambiente dell'Autonomia, tra cui l'attentato incendiario al magazzino Face Standard, alle porte di Milano, al quale partecipano due futuri membri dei PAC: Arrigo Cavallina e Silvana Marelli.
Nei tre anni successivi la rete di «Rosso» si allarga in più collettivi territoriali e manifesta un crescente interesse verso il tema del cosiddetto "carcerario", tema particolarmente caro ad Arrigo Cavallina. Quest'ultimo – essendo un insegnante, quindi un intellettuale – ne approfondisce gli aspetti e comincia, tra l'altro, a elaborare una sua teoria evoluzionista secondo cui i rapinatori comuni non sono altro che rivoluzionari in nuce.
Si arriva così alla primavera 1977, con le manifestazioni-guerriglia in varie città. A Milano, in particolare, uno dei protagonisti degli scontri del 14 maggio in via De Amicis è Giuseppe Memeo (è lui il giovane raffigurato in una celebre foto di quell'evento, a gambe divaricate, braccia distese e pistola in pugno), che di lì a poco entrerà a far parte dei Proletari armati per il comunismo.

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Proletari armati per il comunismo (Pac)
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