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Il banditismo in Sicilia nel Secondo dopoguerra
Umberto Santino

Fondatore con Anna Puglisi del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, il primo centro studi sulla mafia sorto in Italia nel 1977. È uno dei massimi studiosi a livello internazionale di questioni legate a poteri criminali, mercati illegali, rapporti tra economia, politica e criminalità. È autore di numerosi saggi in materia.

2012

L'amministrazione degli Alleati (Allied Military Government of Occupied Territories: Amgot) instaurata dopo la conquista dell'isola, completata nell'agosto del 1943, dura per sette mesi, con a capo il colonnello Charles Poletti, e viene sostituita dall'amministrazione italiana nel febbraio del 1944. La nomina a sindaci di alcuni mafiosi notori, la loro presenza accanto ai governanti alleati appare come una sorta di assunzione diretta del potere. L'isola vede il rapido sviluppo del movimento separatista (alcuni gruppi si erano formati già prima dello sbarco e tra i sindaci figurano esponenti del movimento), la ripresa dell'attività politica (l'autorizzazione alla costituzione dei partiti politici è del gennaio del '44) e delle lotte contadine, la formazione di bande armate che all'inizio si configurano come prodotto delle condizioni di vita (banditismo sociale) ma alcune di esse saranno coinvolte nello scontro politico. Il mercato nero, l'intrallazzo, è una pratica diffusa e spesso, assieme il rifiuto della leva obbligatoria, è all'origine della scelta di darsi alla latitanza per sfuggire alla repressione.
Già alla fine del '43 risultano costituite trenta bande e negli anni successivi il numero delle bande cresce notevolmente e si può dire che ogni paese avesse la sua banda. Sono bande rurali, diffuse sia nella Sicilia occidentale che in quella orientale, composte in gran parte da contadini, i capi sono artigiani, piccoli commercianti, modesti impiegati, alcuni con precedenti penali. Ognuna è dotata di un vero e proprio arsenale, con mitragliatrici, mortai e armi pesanti abbandonate dai tedeschi. Le attività comprendono richieste estorsive, rapine, sequestri di persona. La vita delle bande è di solito abbastanza breve, non più di uno o due anni, con qualche eccezione. 

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